La Consulenza

Il massimo che noi possiamo fare, quando abbiamo una piccola conoscenza ed esperienza in più rispetto ad un fratello, è di guidarlo molto gentilmente. Edward Bach

 

Modalità, tempi, contenuti della consulenza personalizzata

La mia consulenza personalizzata di Fiori di Bach avviene in due tempi. Il primo consiste in un colloquio della durata di un ora e mezza circa al termine del quale propongo i rimedi da assumere nelle successive 3-4 settimane.

Il colloquio è un momento fondamentale per permettere alla persona, con l’aiuto del consulente, di riconoscere ed esprimere le proprie difficoltà, i bisogni e i desideri. Il mio ruolo consiste nell’ accoglierla, chiarire con lei gli stati emotivi squilibrati (mantenendo l’attenzione sulle probabili ripercussioni di questi nella vita quotidiana), proporgli i rimedi a mio avviso utili, anticipando i probabili effetti e considerare la sua opinione in merito.

Il secondo incontro si svolge un paio di settimane dopo l’inizio del trattamento. Dura un’ora circa in cui ci si confronta sull’andamento della terapia.  In questa occasione, spesso conduco la persona, attraverso i metodi del Focusing, della Mindfulness e della Self Compassion ad acquisire una maggiore consapevolezza fisica, emotiva e razionale di ciò  che sta vivendo e per cui sta prendendo i rimedi floreali. Attraverso questi strumenti propongo e faccio sperimentare degli atteggiamenti più salutari verso sé stessi.

https://focusing.org/

https://self-compassion.org/

A seconda delle problematiche portate dal cliente, concordiamo insieme gli obiettivi, più o meno prossimi, che è possibile raggiungere con l’aiuto della Floriterapia. Quando posso, fornisco delle previsioni temporali di massima sulla durata del trattamento.

Dopo la consulenza personalizzata

Al termine di ogni consulenza personalizzata di Fiori di Bach invio tramite un “Diario di Bordo” delle semplici spiegazioni scritte sui rimedi scelti, insieme ad alcune domande che favoriscono l’auto-osservazione durante il trattamento con i Fiori. Inoltre, il diario permette che la persona possa riflettere anche in un secondo momento su quanto emerso nella consulenza, e possa familiarizzare con le proprie emozioni e la loro evoluzione.

A volte, le indicazioni chiare sui rimedi, hanno incoraggiato alcuni clienti a sceglierli da sé. Quindi favorisco l’emancipazione del cliente dal consulente, che con il metodo dei Fiori di Bach, diventa ad un certo punto attuabile. https://www.lebuonevibrazioni.it/formazione-in-fiori-di-bach-metodo-originale/

La consulenza successiva avviene alcuni giorni dopo il termine della boccetta di trattamento precedente.

Con i bambini e gli anziani il costo della consulenza è ridotto perché il secondo incontro richiede un tempo minore. Gli incontri avvengono on line (via skipe) oppure di persona a Latina e a Roma, previo accordi.

F.A.Q.

Una consulenza di floriterapia si svolge sempre così?

No. Ci sono consulenze basate principalmente sul test della forza muscolare o test kinesiologico, sull’utilizzo del pendolino o del biotensor, sulla scelta di carte, ciascuna corrispondente ad un rimedio floreale (ne esistono di vario tipo), oppure sulla compilazione di questionari di domande. La mia, come quella di ogni BFRP (consulente formatosi presso il Bach Centre, secondo il metodo originale) rientra nella tipologia di consulenze basate sull’ascolto attivo e sul colloquio. Personalmente, aggiungo elementi derivanti da ulteriori competenze sviluppate negli anni.

Ci sono delle controindicazioni nell’assumere i Fiori di Bach durante una cura a base di psicofarmaci?

No. I due tipi di rimedi, agiscono secondo un principio differente (chimico, i primi, fisico-energetico, i secondi) e su piani diversi della persona, producendo effetti diversi.

Gli psicofarmaci, in virtù dei loro principi attivi sopprimono i sintomi emotivi dolorosi, mentre i rimedi floreali equilibrano progressivamente gli stati emotivi da cui quei sintomi scaturiscono.

Il lavoro con i Fiori mira a comprendere, equilibrare ed in alcuni casi risolvere, le cause emotive e comportamentali che causano il sintomo doloroso. Non è raro che il trattamento floreale porti alla progressiva diminuzione ed eliminazione dello psicofarmaco.

In ogni caso, un consulente di Fiori di Bach, a meno che non sia anche psicoterapeuta o medico, non avendo le competenze necessarie, non interferirà mai nella cura farmacologica che il cliente sta seguendo. Lo inviterà piuttosto a riferirsi alla figura professionale adeguata.

Molti psicologi e psicoterapeuti conoscono i Fiori di Bach e li utilizzano nella loro prassi, in associazione o in alternativa agli psicofarmaci.

Ci sono delle controindicazioni nell’assumere i Fiori di Bach durante una cura farmacologica?

No. I due tipi di rimedi, agiscono secondo principi differenti e su piani diversi della persona.

I farmaci, in virtù dei loro principi attivi, intervengono sugli organi ed apparati del corpo migliorando o risolvendo i sintomi dolorosi.

I rimedi floreali equilibrano energeticamente, e non in virtù di principi attivi, gli stati emotivi a cui gli stessi sintomi potrebbero essere, più o meno direttamente, collegati. Il lavoro con i Fiori mira a comprendere, equilibrare ed in alcuni casi risolvere, le cause emotive e comportamentali che sottostanno al sintomo doloroso. E’ un classico, il fastidioso mal di testa generato da logorio mentale che scompare con l’antinfiammatorio ma anche alleggerendo, per esempio con i Fiori, il carico di pensieri.

In ogni caso, come sempre più studi dimostrano, una condizione emotiva equilibrata, la risoluzione o perlomeno il contenimento di stress, paure, condizioni depressive e rabbia non può che avere un effetto positivo anche sul benessere fisico.

Alcuni medici, con una visione della salute olistica ed integrata, sono favorevoli all’impiego dei rimedi floreali ed essi stessi li prescrivono.

Ci sono delle controindicazioni nell’assumere i Fiori di Bach durante una cura omeopatica?

No. I due tipi di rimedi, agiscono secondo principi simili e nessuno dei due in virtù di principi attivi. Tuttavia, mentre l’omeopatia a seconda delle diluizioni impiegate di uno stesso rimedio può avere effetti sul piano organico piuttosto che psichico-mentale (e si prescrive anche solo sulla base di indicazioni fisiche), la floriterapia agisce sempre a partire dal piano psichico-mentale che può coinvolgere quello organico (e si prescrive solo sulla base di indicazioni emotivo-mentali). Utilizzando contemporaneamente rimedi omeopatici ad alte diluizioni (che tengono in gran conto sintomi psichici) e rimedi floreali si rischia solo di non riuscire più a stabilire la responsabilità degli effetti.

Alcuni medici omeopati consigliano i rimedi floreali ad ulteriore supporto della cura omeopatica.

E’ meglio farsi prescrivere i Fiori di Bach da un medico (che abbia competenze di floriterapia)?

No. I rimedi floreali non sono prescritti sulla base di indicazioni fisiche ed organiche bensì emotivo-mentali, anche quando la persona va in consulenza per provare a risolvere una sintomatologia fisica. Avere conoscenze di anatomia, fisiologia e patologia non è di nessun aiuto nella scelta dei rimedi utili. Al contrario, un medico, che necessariamente è focalizzato sui sintomi organici potrebbe facilmente avere delle difficoltà a non tenerli in considerazione.

Quanto dura una terapia floreale?

I tempi sono molto variabili, dipende da cosa si desidera raggiungere e dalle risorse interiori della persona che i Fiori riescono a mobilitare. Stando alla mia esperienza, per superare un periodo critico generalmente sono sufficienti da uno a tre – quattro mesi di trattamento eppure, a volte anche uno/due trattamenti, si sono rivelati risolutivi.

Quando si comincia ad intervenire con i Fiori su determinati aspetti della propria personalità per conoscerli, capire di quali comportamenti sono responsabili ed equilibrarli con i rimedi, il tempo necessario è superiore ai sei mesi. Finora ho seguito alcune persone poco oltre l’anno, nei trattamenti più lunghi. In questo tempo sono diventate molto più consapevoli delle proprie tematiche emotive e caratteriali, e delle ripercussioni di queste nella vita quotidiana. Con i Fiori hanno sperimentato cosa significhi mantenere i propri tratti caratteriali in equilibrio ed imparato a riconoscere quando da quell’equilibrio ci si allontana.

Per molti utenti di floriterapia che hanno imparato ad utilizzare il metodo in autonomia, i Fiori di Bach diventano uno strumento di indagine e di riaccordo emotivo a cui ricorrere all’occorrenza, per periodi più o meno lunghi. Anche in questi casi, il confronto con un consulente può essere un’occasione interessante per uscire dagli schemi, non necessariamente errati, ma a volte limitati e condizionati con cui ciascuno osserva sé stesso.

Invito a consultare la sezione RISORSE Storie di persone, animali e Fiori di Bach dove leggere di casi reali con indicate le tempistiche di trattamento.

Sono disponibile on line e di persona, a Latina e a Roma nord (La Giustiniana), su appuntamento.

Condividi!

error: Il contenuto è protetto!!

UN REGALO PER TE!

IL RIMEDIO DI SOCCORSO DEI FIORI DI BACH:

conoscerlo per usarlo

 

 

Iscriviti alla mia newsletter periodica di approfondimenti e proposte e scarica il pdf in regalo

L'iscrizione è andata a buon fine! Controllare la casella di posta e se la risposta è finita nello spam marcarla come no-spam.