Willow
Salix vitellina (Salice giallo)
Alberello che cresce in pianura, in zone umide. In inverno, tronco e rami assumono un caratteristico colore giallo-arancio. Le infiorescenze sono allungate e pendenti. Fiorisce all’inizio di maggio. Si prepara con il metodo della bollitura. Scoperto nel 1935, nella prima classificazione di Bach, appartiene ai rimedi definiti “i diciannove ultimi”. Rientra nel gruppo rimedi per lo Scoraggiamento e la Disperazione.
Bach dice a proposito di Willow:
“Per coloro che hanno sofferto per avversità o sfortuna e le trovano difficili da accettare senza lamentarsi o provare risentimento perché giudicano troppo la vita in funzione del successo che essa arreca. Sentono di non aver meritato una prova tanto grande, la trovano ingiusta e ne sono amareggiati. Spesso arrivano ad interessarsi e ad occuparsi meno attivamente delle cose che prima facevano con piacere.”
Descrizione chiave
Chi si trova nello stato WIL è dispiaciuto, amareggiato e risentito perché qualcosa non è andato (o non sta andando) come avrebbe gradito.
Non riesce a lasciarsi alle spalle questi sentimenti negativi, al contrario, vi resta impigliato, nutrendoli con la lamentela e l’autocommiserazione. Il risentimento è covato e non espresso apertamente. Si tende ad evidenziare il lato negativo di ogni situazione.
A volte, può trattarsi di persone che hanno effettivamente subito duri colpi dalla vita, a cui hanno reagito così.
In ogni caso, non accetta che la realtà sia lastricata anche di delusioni e fallimenti e sente di non meritare un simile trattamento (dagli altri e dalla vita) che reputa crudele e ingiusto. Non vuole riconoscere che tutti incontrano di continuo avversità, e rovesci di fortuna, perché facendolo dovrebbe rinunciare al proprio vittimismo egocentrico.
Guarda gli altri con invidia e risentimento, poiché li reputa, superficialmente, tutti più fortunati e felici, con la vita facile. Si rammarica del loro benessere e segretamente gode delle loro disgrazie. Così facendo, alimenta un sentimento di auto esclusione.
Con l’assunzione del ruolo di vittima si relega in una posizione di impotenza, da cui lamentarsi della propria sfortuna per le difficoltà che incontra. Attribuendo sempre agli altri ed alla sorte la colpa di tutto ciò che gli accade, rifiuta di riconoscere le sue eventuali responsabilità, cosa che invece gli permetterebbe di trarre una lezione dalle avversità. Interiormente si rifiuta di ammettere la propria negatività, impedendosi di cambiare le cose.
L’azione del rimedio
Il rimedio aiuta a superare il dispiacere, l’amarezza ed il risentimento per come sono andate le cose (o per come stanno andando). Si abbandona la lamentela sterile; si ammettono le proprie responsabilità, quando ci sono, e ci si predispone in maniera ottimista e proattiva per migliorare la propria condizione ed andare avanti costruttivamente.
Da vittima impotente ed amareggiata a co-creatore del proprio destino.
Riconoscendo che tutti incontrano avversità e sofferenza, si equilibra interiormente la relazione con gli altri e si può lasciare la posizione di vittima esclusiva. Anche l’invidia non ha più motivo di esistere.
Bibliografia di riferimento
N. Weeks, V. Bullen- The Bach Flower Remedies- Illustration and preparation–The C.W.Daniel Company Limited
T.W. Hyne Jones- Dictionary of the Bach Flower Remedies- Vermilion London
J. Howard, J. Ramsell - Guarire con I Fiori di Bach - Guida pratica alla floriterapia– Tecniche Nuove
M. Scheffer- Terapia con i Fiori di Bach– Tea Pratica
S. Ball- Floriterapia di Bach - Corso pratico in sette giorni- Tecniche Nuove
R. Orozco - Nuovi orizzonti con i Fiori di Bach- Centro di Benessere Psicofisico
J. Barnard- Forma e funzione- Tecniche Nuove
F. Nocentini, M. L. Peruzzi - Il libro completo dei Fiori di Bach –Giunti Demetra
The Bach Centre Bullettin- Autori vari